Carne di maiale: dove comprarla online e valori nutrizionali
La carne di maiale è uno dei capisaldi della cucina di tutto il mondo. Si ricava dalla macellazione del maiale e si può mangiare in modi diversi. La si mangia fresca oppure la si può sottoporre a salagione o affumicatura (per la produzione di salumi). La carne di maiale è la carne più consumata al mondo e da sola rappresenta il 37% del consumo mondiale di carne. Si mangia più carne di maiale rispetto alla carne di pollo e alla carne di manzo. Il maggior produttore di carne e la Cina, poi c’è l’Unione Europea e al terzo posto ci sono Gli Stati Uniti d’America. Fra i paesi che consumano più carne di maiale ci sono la Cina, gli Stati Uniti, il Brasile, la Germania e la Francia.
Comprare la carne di maiale online
Sono sempre di più le persone che comprano la carne di maiale online: arriva a casa in poco tempo e la si può acquistare comodamente sul divano. RuraliS è una bottega di Roma che propone una carne di maiale certificata e che offre una serie notevole di prodotti freschi, affumicati e stagionati. Comprare carne di maiale su RuraliS è semplicissimo, basta andare sul sito e ordinare. Si può scegliere il servizio a domicilio o il ritiro in negozio:
Guanciale di suino nero casertano
Pancetta di suino nero casertano
Tancio di lonza di suino nero casertano
Lonza affettata di suino nero casertano
Salamino di suino nero casertano
Salamino di suino nero casertano arancia e coriandolo
Salsicce di suino nero casertano arancia e coriandolo
Macinato di suino nero casertano
Bistecche di suino nero casertano lombo
Salsicce di fegato di suino nero casertano
Bistecche di suino nero casertano collo
Salsicce di suino nero casertano sale e pepe
Arista di suino nero casertano
Come si divide la carne di maiale
La carne di maiale è una delle più malleabili: a seconda della cottura e della stagionatura, si possono ottenere prodotti eccellenti e dal gusto speciale. Il detto “del maiale non si butta via niente” è assoluta verità: ogni parte diventa un prodotto e di conseguenza un piatto. La prima grande distinzione è fra carne di maiale fresca e carne di maiale lavorata. La carne fresca è la carne di maiale che viene cucinata all’istante nelle modalità più disparate: carne di maiale arrostita alla griglia, carne di maiale al forno, carne fritta (spesso panata) e carne di maiale in umido.
La carne di maiale, come le altre carni bianche, si esalta con la cottura. Il maiale va sempre cotto bene ed è impensabile servirlo al sangue. Cuocere poco il maiale significa penalizzarne il gusto. Inoltre la carne è soggetta a parassitosi e a contaminazioni batteriche: bisogna cuocerlo bene per azzerare la possibilità di trasmissione.
Non esiste un’unica carne di maiale: la carne cambia a seconda del regime alimentare e dello sviluppo della massa muscolare. C’è una grande differenza fra il maialino da latte (24 chili di peso, massimo 3 mesi d’età) e il maiale adulto, che può superare i 200 chili. A variare è il sapore della carne e la consistenza.
Allevamenti di maiali
I maiali possono essere allevati a livello casalingo o industriale. L’ allevamento industriale può essere di tipo intensivo o di tipo estensivo. Spesso i due termini di vengono confusi, nonostante rappresentino due realtà completamente opposte: nel caso di allevamento estensivo gli animali sono in libertà, mangiano, dormono e svolgono tutte le loro attività quotidiane all’aria aperta. Differentemente, l’allevamento intensivo prevede la custodia, la crescita e la riproduzione degli animali in spazi ristretti e confinati, chiusi o parzialmente chiusi.
L’allevamento intensivo ha dei costi di produzione bassi, mentre l’estensivo può essere considerato un buon compromesso tra redditività e costi di produzione. La carne proveniente da allevamenti biologici è di qualità notevolmente superiore rispetto a quella di animali allevati con i metodi sopracitati, anche se ha dei costi di produzione più elevati. Le differenze sostanziali riguardano prevalentemente il sapore e la quantità d’acqua muscolare, che risulta essere maggiore nelle carni degli animali allevati in modo intensivo.
Carne di maiale: tagli e pezzature
Se il maiale è piccolo, è destinato a finire nel mercato della carne fresca. Nel caso di maiale grasso e datato, è probabile invece che diventi protagonista di prodotti a base di carne conservata (insaccati e carni salate).
Macellare un maiale significa distinguere le varie pezzature. Partiamo dalla testa, che si divide in magro, ossa e grasso. La testa del maiale si utilizza sia nella filiera alimentare, sia nella produzione di farine proteiche. Poi c’è la gola e il guanciale, che sono la parte del maiale compresa fra la testa e la spalla. Queste parti sono determinanti nel confezionamento degli insaccati crudi e cotti ma anche nella preparazione di salami pregiati.
Poi c’è la spalla, una parte del maiale che si “trasforma” in un prodotto alimentare diretto: la spalla cotta, che è molto simile al prosciutto cotto. Da questa parte si ricava anche la fesa (per il salame) e il muscolo (per il cotechino, per il salame di maiale e per i wurstel). Poi c’è la pancetta, che è la parte anteriore del costato e si compone di una parte magra e di una parte grassa.
Il taglio pregiato della carne di maiale
Il taglio più pregiato è la coscia, che si utilizza per la produzione di prosciutto crudo, prosciutto cotto e salami. Se si riesce a scomporre in vari muscoli, si può utilizzare anche come carne fresca magra. La parte coppa e capocollo, se tagliata in modo corretto, si utilizza per salame e prosciutto cotto ma può essere usata anche finire sul mercato come carne fresca di maiale. La parte lombo (o lonza) si divide a sua volta in tre parti: carré, lonza e capocollo. Il carré è la parte che si utilizza per la produzione di braciole. La lonza invece è destinata alla produzione di bistecche senz’osso. Queste sono entrambi parti da inserire fra le le carni fresche e magre. Le zampe invece sono svuotate e diventano il contenitore dello zampone (detto anche cotechino).
Grasso, cotenne e frattaglie di maiale
Una delle caratteristiche principali del maiale è il grasso. Esiste il lardo, il lardello, il grasso perirenale (sugna), il duro di schiena e il grasso di gola. Tutto questo grasso va a finire negli insaccati crudi e cotti tranne la sugna, che diventa strutto. Per cotenna, si intende invece la pelle del maiale che viene pulita e raschiata. Macinata diventa zampone e gelatina animale. Le frattaglie sono il cosiddetto quinto quarto e costituiscono la colonna portante della cucina povera. Fegato, stomaco, cervello, lingua, intestino e coda appartengono alla tradizione della cucina romana (e non solo). Come dimenticare la coda alla vaccinara o la trippa.
Valori nutrizionali
(fonte immagine: Dietabit.it)